|  | 
			
			stodi d'un meraviglioso patrimonio artistico  secolare, e amiamolo 
			per quel sacro amore che fece nascere l'immortale del genio umano". 
			
			Durante i quarantadue anni di attività didattica veneziana, 
			Tagliapietra formò generazioni di pianisti tra i quali ricordiamo 
			Gino Gorini, Ugo Amendola, Dick Marzolle, Alessandro  Piovesan, 
			Eriberto Scarlino, Valerla Cardi Navach, Giovanni Dell'Agnola, 
			Giorgio Favaretto, Paolo Mirko Bononi, Gianfranco Prato, Bruno 
			Coltro, Maria Bodurian e la  notissima Toti Dal Monte (divenuta in 
			seguito cantante lirica).  
			
			Ma Tagliapietra oltre all'attività di concertista, di insegnante, di 
			inestimabile revisore, affiancò quella della composizione fin dal 
			1910.  
			
			Fare un elenco delle opere (per lo 'più inedite) diventa un discorso 
			troppo lungo che richiederebbe uno studio più approfondito, ma 
			non possiamo non ricordare le composizioni maggiori, per le quali 
			Tagliapietra dovrebbe essere oggi conosciuto.  
			
			Tra i lavori scritti per il pianoforte troviamo le 24 Bagatelle 
			per la gioventù, Ad Heroum majorem glonam (per due 
			pianoforti), Tre pezzi del 1910, e i 40 Studi di 
			perfezionamento pubblicati da Ricordi, opera fonda-mentale per 
			lo studio della moderna  tecnica pianistica, una summa monumentale 
			di quella che era stata l'arte esecutiva del suo autore; inoltre ci 
			rimangono il Concertino per pianoforte e orchestra, il 
			Requiem, le Variazioni e fantasia per pianoforte e archi, 
			il Salmo n.116, una Sonata per violino solo, i 
			balletti La Bella addormentata e La Perla e il 
			pescatore, l'opera (tra i suoi ultimi lavori) teatrale 
			Hyperion tratta da Holderlin.  
			
			GINO GORINI (1914 - 1990), rinomato pianista, allievo di 
			Tagliapietra e di Horowitz, aveva studiato composizione con 
			Malipiero.  
			
			Nel 1938 vinse il concorso di Vienna e occupò la cattedra di 
			pianoforte principale al conservatorio veneziano per oltre un 
			quarantennio.  
			
			Nella sua lunga carriera di pianista Gorini è stato suggestionato da 
			Malipiero, tanto da divenire subito il più qualificato interprete 
			della musica prodotta dalla cosid-detta "generazione dell'80", cioè 
			incentrata in Respighi e in Malipiero, di cui Gorini fu il massimo 
			interpete. 
			
			Naturalmente Gorini non trascurò di far conoscere anche le 
			composizioni dell'altro suo importante maestro, Tagliapietra, e del 
			maestro di questi Ferruccio Busoni, di cui in duo con il pianista 
			Sergio Lorenzi ha lasciato una splendida realizzazione discografica 
			delle composizioni per due pianoforti.  
			
			Tra le opere più significative di Gorini vanno ricordati i Due 
			studi modali per pianoforte e archi del 1934  Ricercare e 
			toccata, Cinque studi per due pianoforti, archi e 
			percussione del 1959, Pavana per violino e pianoforte del 
			1946.  
			
			Il Maestro UGO AMENDOLA, per molti anni direttore del Conservatorio 
			"Benedetto Marcello  di Venezia -istituto che per altro tra i suoi 
			direttori altrettanti nomi illustri quali Marco Enrico Bossi, 
			Ermanno Wolf Ferrari, Gian  Francesco Malipiero, Renato Fasano,  
			Gabriele Bianchi, Nino Atonellini- è un compositore di successo.
			 
			
			Amendola, nato a Venezia nel 1917, inizio lo studio della musica 
			sotto la guida del  padre  anch' egli musicista. In seguito fu 
			preparato in brevissimo tempo dal maestro Zanetti a sostenere gli  esami di  ammissione  al 
			conser- | 
			
			vatorio veneziano, e fu tra l'altro l'unico ammesso, su 65 
			candidati, ed ebbe la fortuna di entrare a far parte della classe di 
			Gino Tagliapietra, già allievo di Busoni.
			 
			
			Appare quindi evidente che Tagliapietra, eccellente pianista, 
			compositore e uomo di grande cultura, fu una figura determinante per 
			la formazione  musicale di Amendola, il  quale  nel 
			medesimo  periodo studiava composizione con Lino Liviabella  
			<successivamente con Gabriele Bianchi, sotto la cui guida si 
			diplomò), musica corale e direzione di coro con Sante Zanon e 
			direzione d'orchestra con Nino Sanzogno 
			e poi con Hermann Scherchen.  
			
			Possiamo renderci conto benissimo che questa  eccezionale 
			palestra musicale soprammenzionata  con i suoi pregi derivanti 
			da un certo dominio della forma sonora, influì positivamente sul 
			giovane Amendola compositore, il quale fin dai suoi primi lavori (la 
			I Sonata per pianoforte del 1940, la II Sonata per pianoforte 
			del 1947 "1° Premio" al  "Concorso Nazionale di Bolzano", i 
			5 Divertimenti su  un basso ostinato  e la Partita per 
			pianoforte, i deliziosi 
			Fogli 
			TAlbum, sempre  per pianoforte e il Quintetto a corde - 
			Sonata  |