Leonardo Trevisan
docente e musicologo veneziano
L'ascolto musicale
Fin dagli anni Ottanta mi sono proposto lo studio, la
ricerca e l'analisi dell'ascolto della musica perché ho
riscontrato che tale arte influisce, in parte
negativamente e in parte positivamente, sulla gestazione
e sullo sviluppo sensitivo del bambino fin dalla
nascita.
L'ascolto musicale esercita un ruolo molto importante
nel bambino,
sviluppandone le diverse facoltà,
e
precisamente: l'affettività, per quel che riguarda la
melodia musicale; la sensorialità per quanto riguarda
il ritmo, il suono e la melodia; l'intelligenza, per
tutto ciò che è armonia e presa di coscienza del
linguaggio musicale.
L’ascolto musicale sviluppa inoltre la sensibilità, il
temperamento, la maturità. Arte che per alcuni opera
pure come terapia, nel senso di rilassamento della
tensione nervosa e soprattutto dello stress. La
formazione del gusto artistico è comunque una delle mete
fondamentali di ogni civiltà.
Per impedire la formazione di una sensazione
artistica negativa, ogni bambino dovrebbe essere educato
in modo da predisporre la corteccia cerebrale a reagire
in modo ordinato e controllato a qualsiasi stimolo
musicale.
Ora, prima di proporre l'ascolto dedicato alla gestante e
al bambino, è bene dare uno sguardo a quel fenomeno,
protagonista, in diretta relazione con l'ascolto
musicale: la sensibilità, che è la capacità di percepire
gli stimoli che giungono dagli organi di senso (udito,
vista...).
Essa si realizza con la trasmissione degli impulsi
sensoriali dai recettori periferici specifici all'area
sensitiva corrispondente della corteccia cerebrale, dove
hanno sede le cellule più importanti che elaborano la
nostra coscienza e il nostro pensiero: l'intelligenza e
la volontà, il dolore, il piacere, la gioia, l'amore e
l'odio.
Tutti gli stimoli esterni o interni dell'organismo umano
vengono coordinati e selezionati, acquistando un
significato che, a seconda del caso, fa scattare, la
reazione adeguata allo stimolo ricevuto.
Le sensazioni (stimolazioni) perciò determinano due tipi di
risposta: la prima positiva, la seconda negativa.
La risposta positiva si ha quando il cervello riceve uno
stimolo conosciuto o abituale; tale rapporto
stimolo-risposta rientra nella normalità della vita
quotidiana. Esempio: ascolto di brani musicali preferiti
di tipo distensivo, osservazione di immagini piacevoli,
letture di poesie e di brani letterari confacenti al
gusto e alla sensibilità del fruitore.
La risposta negativa avviene quando la corteccia cerebrale
riceve uno stimolo improvviso, inatteso, di una certa
intensità e quando si trova non solo in stato di
impreparazione, ma soprattutto di prevenzione e di
paura. In questo caso si mette in moto una reazione a
catena, per cui subentra ansia, paura... Lo stato di
ansia, il senso di paura proviene spesso da espressioni
musicali di musica elettronica, concreta, dodecafonica e
rock duro.
Si aggrava lo stato d'animo quando lo stimolo proviene
dalla musica elettronica, concreta o dodecafonica,
sentita in orario di riposo. Con questa musica, spesso
trasmessa con senso dominato dalla dissonanza sonora, la
risposta proveniente dalla corteccia cerebrale non sarà
positiva e scatenerà un senso di smarrimento, di
spavento, con reazioni improvvise, non controllate.
Queste reazioni abnormi saranno più accentuate in
persone neurolabili, sotto shock per precedenti
disgrazie, eventi naturali non controllabili e
soprattutto in donne in gravidanza, che sono già di
norma più neurolabili.
Si crea così un circolo vizioso che scatena un aumento
della tensione muscolare, la comparsa del dolore, della
paura…
Oggi purtroppo è possibile che in vari tipi di ambiente la
gestante possa percepire suoni musicali o rumori che
provocano una risposta negativa, facendo aumentare la
tensione, l'agitazione e quindi il dolore con
conseguenze non positive sulla gestazione.
Sarebbe, opportuno che certi ambienti e stanze, soprattutto
quelle ospedaliere, fossero dotate di diffusori sonori
in modo che la gestante possa ascoltare musica idonea al
rilassamento e alla distensione.
Affinché la musica abbia effettivamente una funzione di
distensione, rilassamento fisico e mentale, occorre che
durante tutto il periodo della gravidanza la paziente si
abitui a questa forma di rilassamento musicale. In
questo modo, al momento opportuno, potrà
essere potenziato l'effetto terapeutico dell’ascolto
musicale.
RAPPORTO TRA
MUSICA ED EMOZIONE
In tutto il mondo antico e moderno il concetto di
musica non è affatto cambiato. Esiste uno stretto e
intimo rapporto tra musica ed emozione. La musica di
fatto esprime tutti i sentimenti più profondi e
coinvolge ogni tipo di passione dalla più spirituale
alla più sensuale. Ecco perché i canoni di composizione
distinguono i vari stili che caratterizzano il vivere
sociale. Tra gli stili si evidenziano i seguenti:
folkloristico, espressionistico, leggero,
impressionistico, romantico, galante, classico e sacro
che invita al raccoglimento, alla devozione, alla
meditazione intima e profonda.
Oggi, sempre di più, si sta affermando anche lo stile
“puro” rivolto alla gestante e al nascituro.
Lo
stile “puro”,
pensato per la dolce attesa e il neonato evidenzia il
suo semplice aspetto formale (melodico, ritmico e
armonico) e la sua bellezza espressiva, facendo provare
piacevoli sensazioni. Musica che coinvolge la mente e il
cuore con luce emotiva-affettiva.
Efficace anche per il rilassamento, per la meditazione e
soprattutto per la diminuzione di ansia e di stress.
Tale musica per la gestante, che vive in un’atmosfera
divina le gioie della maternità, e per il nascituro, non
può e non deve essere che “pura”.