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Si dice che Padova fu fondata da Antenore, compagno e parente di Enea, dopo essere scampato all’incendio di Troia ed approdato sulle coste del Veneto. Padova infatti, secondo una leggenda ripresa da Virgilio, è stata fondata da Antenore 1600 anni a.C. Insediamenti urbani, nell’area padovana, sono esistiti fin dal XII sec. a.C. La città paleoveneta è sorta tra gli acquitrini di due fiumi: Meduacus Major e Minor ed Ertone. Sotto l’impero romano fu municipio Patavium e grande centro economico dell’Italia settentrionale. Successivamente fu devastata da Alarico e distrutta dai longobardi nel 602. Lenta fu la ripresa. Padova riuscì ad affermarsi come libero comune tra l’11° e il 13° sec. e divenne un grande centro urbano assai fiorente sul piano economico, religioso e culturale. I segni indelebili lasciati di questo periodo: la Basilica del Santo, la fondazione dell’Università (1222), la Cappella degli Scrovegni, con gli affreschi di Giotto, il duecentesco Palazzo della Ragione e la cerchia muraria medievale. Dopo il dominio della signoria dei Carraresi (1337-1405) Padova passò sotto la dominazione della repubblica di Venezia. Sotto il il governo della Serenissima nella città sorgono nuovi edifici pubblici, maestose chiese, l’Orto Botanico, il teatro Anatomico e la sistemazione del Prato della Valle mentre l’Università vive un periodo di grande splendore (tra gli insegnanti Galileo Galilei 1592-1610). Ospitò Dante, Petrarca, Donatello, Tiziano e tanti altri artisti. Dopo il governo della Serenissima (1405 - 1797) Padova seguì le sorti di tutto il Veneto. Il periodo Napoleonico, il dominio Austriaco, l’annessione al Regno d’Italia (1866), le guerre mondiali e la repubblica. |
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Per il visitatore
Anfiteatro romano.
Piazze, palazzi, mura, porte, vicoli... Piazza delle Erbe e dei Frutti, sede dei pittoreschi mercati giornalieri. Palazzo del Capitanio con la torre dell’orologio nella piazza dei Signori, la piazza del Capitanio. La torre, Prato della Valle... |