Nella cornice della tenuta Ca'Tron
sede della fondazione Cassamarca a Roncade (Tv), è stato
consegnato a Enrico Pertossi, Andrea Colasio, Elena Francesca
Ghedini, Flavio Rodeghiero e il Vice Presidente della Regione
Luca Zaia il prestigioso "Premio Aitino 2008"; mentre sono stati
illustrati i due importanti progetti di recupero e
valorizzazione dell'antica Via Annia, la strada romana che
collegava Adria ad Aquileia.
Un'occasione unica per progettare in
sinergia degli interventi mirati alla valorizzazione di un territorio in
chiave storico-turistica: il dato più significativo emerso al convegno
tenutosi a Roncade (Tv) sabato 15 marzo, nella sede della fondazione
Cassamarca è stata proprio la partecipazione e la collaborazione di una
molteplicità di enti, pubblici e privati, nel perseguire lo stesso
obiettivo, ovvero il recupero e lo sviluppo turistico dell'antica strada
romana "Via Annia".
Sono attualmente due i progetti che
interessano il perduto selciato romano che collegava un tempo Adria ad
Aquileia passando per Padova, la riviera del Brenta, Altino, Concordia
Sagittaria per giungere fino alla costa friulana. |
Due progetti che assieme ambiscono a far riemergere
testimonianze archeologiche di indubbio valore, recuperando frammenti di
memoria storica in grado di divenire delle vere e proprie attrattive
turistiche di elevato spessore. Lo scopo è anche di creare una rete di
siti turistici che svilupperanno l'economia dell'area interessata dal
tracciato.
La scommessa ambiziosa di chi in questi anni ha lavorato alla
realizzazione dei due progetti è proprio il richiamo turistico di
un'area unica nel suo genere, capace di coniugare, lungo il suo storico
tracciato, siti archeologici, naturalistici, paesaggistici, culturali
nell'entroterra adriatico, offrendo così un'alternativa completa e
suggestiva alle più mature mete catalizzatrici di Venezia e delle
spiagge venete e friulane.
Il primo progetto, finanziato dal Gal Venezia Orientale nell'ambito del
Piano di Sviluppo Locale Dal Sile al Tagliamento e inserito nel
programma Leader Plus, è nato appunto dall'idea di sviluppare le aree
rurali attraversate dall'antica Via Annia con un piano di promozione
interregionale di attività legate ai settori della cultura,
dell'economia e del turismo.
L'antico tracciato si snoda attraverso le 5
province di Rovigo, Padova, Venezia, Treviso, Udine coinvolgendo 55
comuni tutti di piccola-media estensione con un bacino di circa 950 mila
abitanti. L'elemento più interessante, oltre alla presenza di siti
archeologici già individuati, è la diversificazione del paesaggio
attraversato dalla Via Annia:12 fiumi, due lagune (Venezia e Marano) e
20 aree SIC eZPS individuate e tutelate dall'Unione Europea per il loro
valore ambientale.
Il progetto prevede dunque, oltre alla messa in rete dei siti e dei
soggetti pubblici e privati che operano nei settori turistici e
culturali di quest'ambito territoriale, di realizzare una greenway che
permetta di conoscere "lentamente" questi tesori ricompresi nel
cosiddetto "corridoio della
memoria".
Saranno oltre 280 km di persorso -da Adria ad Aquileia - tra strade
campestri, aree centuriate, antiche "restere" fluviali da esplorare con
i mezzi della mobilità lenta, a piedi, in bicicletta, a cavallo o
qualsiasi altri supporto a basso impatto ambientale.
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Il tracciato esatto dell'Annia è tuttavia sepolto: il progetto lo ha
sommariamente individuato e dilatato
realizzando un "corridoio" largo mediamente 1 km entro il quale si
trovano i tracciati della greenway. Ricordando poi le "mansio" romane,
il progetto ha compreso la creazione di Archeo-Parchi: ostelli
comprendenti noleggio bici, canoe, kayak e piccole imbarcazioni, con
spazi attrezzati per la sosta e il
ristoro ove tutti potranno degustare le produzioni tipiche, ma anche il
menù del periodo augusteo. Gli Acheo-Parchi non saranno costruiti ex
novo, ma dovranno essere recuperati da edifìci rurali o di
archeologia industriale, in prossimità delle intersezioni dell' Annia
con i fiumi, lì dove la strada sposa l'acqua.
II secondo progetto - finanziato da ARCUS S.p.A. e sostenuto dalla
Regione Veneto e dal Comune di Padova - invece ha come obiettivo il
recupero materiale della Via Annia attraverso campagne di scavo e la
valorizzazione dei siti già esistenti con la messa in rete dei musei
presenti nei 5 comuni di Adia, Padova, Altino, Concordia Sagittaria e
Aquileia. Si è già iniziato con una rilevazione fotografica obliqua da
aereo mirata ad identificare possibili tracce sepolte; qui poi verranno
realizzati alcuni interventi di scavo e successivo studio dei reperti
raccolti.
Successivamente verranno allestite,
all'interno di ciascuno dei cinque musei, una sala didattica dedicata
alla via Annia in cui troveranno adeguata collocazione tutti i reperti
legati al tracciato ed una stazione multimediale che illustrerà con
tecniche virtuali la storia della strada. La messa in rete dei
musei comporterà anche l'agevolazione alla visita mediante un unico
biglietto, "la Via Annia card" che permetterà di entrare e scoprire
tutti i siti, mentre altri supporti scientifico-didattici verranno
predisposti per favorire la conoscenza e la divulgazione dei risultati
ottenuti. L'obiettivo del progetto è
di rendere la Via Annia un patrimonio culturale accessibile,
trasformando quello che oggi è per i più un "non luogo" in una realtà
percepìbile.
Due progetti ambiziosi che tuttavia si vantano del plauso e
dell'appoggio dei partner coinvolti ed anche
delle personalità presentì al convegno, soprattutto di coloro che hanno
ricevuto il prestigioso "Premio
Aitino" edizione 2008: Enrico Bertossi assessore regionale del Friuli
Venezia Giulia; Andrea Colasio
deputato; Elena Francesca Ghedini direttore del dipartimento di
Archeologia dell'Università di
Padova; Flavio Rodeghiero commissario straordinario Esu di Padova e il
Vice Presidente della Regione Luca Zaia, tutti si sono congratulati con
i progettisti, sottolineando la vera innovazione delle loro
iniziative di valorizzazione, ovvero il perseguimento di una sinergia
fra enti e la volontà di unire i due progetti in un unico sforzo comune
per lo sviluppo del territorio, utile al turismo di oggi e soprattutto
delle prossime generazione, grazie la recupero della memoria storica e
dell'identità culturale dell'area dell'Alto Adriatico.
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