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LA VIA ANNIA DI
TITO ANNIO RUFO 131 a.C. |
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archeologia e turismo Progetto la Via Annia e il "Premio Altino 2008" |
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La Via Annia da Patavium ad Aquileia nella Tabula Peutingeriana. |
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© Leonardo Trevisan. La Via Annia da Atria ad Aquileia. |
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Nell’antichità le vie di comunicazione e i primi collegamenti si svolgevano attraverso i fiumi, le pianure e i solchi vallici fino ad arrivare alla realizzazione delle strade romane. Furono costruite strade militari per lo spostamento delle truppe a conquista e difesa, strade che hanno consolidato e arricchito centri già esistenti e ne hanno fatto sorgere di nuovi, strade per collegamenti fluviali e porti adriatici e soprattutto strade, che sono state le arterie di trasmissione di scambi commerciali. La Via Annia, iniziata dal console Publio Popillio Lenate e portata a termine dal pretore Tito Annio Rufo nel 131 a.C., partiva da Adria per dirigersi verso Aquileia. Il tratto della Via Annia da Adria a Padova non è riportato dagli antichi itinerari comunque, come è stato scritto dagli esperti, usciva da Adria per dirigersi verso Fasana Polesine, Pettorazza Grimani, Agna, Bovolenta, Casalserugo e Padova. Il percorso, invece, da Padova ad Aquileia è ricordato da tre antichi itinerari:
Questi antichi itinerari, messi a confronto tra loro, evidenziano delle piccolissime diversità di miglia tra le distanze indicate. Molto probabilmente esse sono dovute all’omissione di una stazione stradale intermedia o sono determinate dai due probabili percorsi che dovevano esistere tra Padova e Altino, dato il forte traffico che doveva svolgersi in età romana lungo questo percorso. Riprendendo il percorso sulla destra di un ramo del Meduaco, l’antico nome del Brenta, la via uscita da Padova raggiungeva il paese di Camin, le località di Tombelle, di San Bruson e, nel punto indicato della mansio Maio Meduaco - ad XII, incontrava la via costiera proveniente da Rimini. Raggiungeva poi la mansio ad portum e quindi continuava lungo l’intera gronda lagunare fino ad arrivare ad Altino. Il percorso, invece, da Padova ad Altino sulla sinistra del Brenta evidenzia due stazioni, ossia posti di rifornimento e di ristoro per uomini e cavalli con alloggi, bagni, officine; una a Dolo e l’altra a Mestre. Lasciata la città romana di Altinum, posizionata ai margini della gronda lagunare veneta, la Via Annia attraversava il fiume Sile e proseguiva verso Musile di Piave, San Donà di Piave, Ceggia e continuava il suo percorso oltrepassando il fiume Livenza e il fiume Lémene, sul cui corso nel 42 - 40 a.C. venne fondata Iulia Concordia; base militare romana e centro di costruzione di frecce.
La Via Annia,
che passava al di sopra di Concordia Sagittaria a circa 500 metri, dopo l’incrocio con la Via Postumia, proseguiva il suo percorso
raggiungendo le stazioni stradali di Apicilia, la mutatio
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©
Leonardo Trevisan |