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Esperienza
vissuta all'interno del
Premio Altino L'impegno a studiare ed analizzare le possibilità di un inserimento musicale nelle sculture di Simon Benetton si fonda essenzialmente su due elementi: - lo sviluppo storico della ricerca di accostare la musica all'arte visiva; - l'attenzione per la componente emozionale dell'uomo che si avvicina all'opera d'arte. Per entrambi i punti risulta di fondamentale importanza incontrare l'autore di un'opera come uomo-arte, uomo-tempo, uomo-natura, uomo-uomo e conoscere l'ambiente in cui vengono collocate le sue creazioni.
In quest'ottica
nasce l'esperienza che vedrà i ragazzi della Scuola Media
Statale "A. Roncalli" di Per far ciò gli alunni dovranno conoscere momenti storico-evolutivi propri dell'Educazione Musicale e dell'Educazione Artistica. In questo modo l'acquisizione di un sapere sarà finalizzata ad un saper fare. Le precedenti esperienze, in cui i ragazzi sono stati messi a diretto contatto "teoria-pratica" con gli autori, hanno dimostrato come i preadolescenti riescano ad assimilare bene i concetti, le tecniche, i contenuti e tutto quello che gli artisti comunicano per mezzo delle proprie espressioni d'arte. Ecco un modo diverso di fare cultura e di istruire i nostri studenti abbandonando certi schemi ormai superati e per di più riuscendo a cancellare il solito 'adagio' "Quest'opera è noiosa, brutta, è tutta stonata, astratta: non ci capisco niente, non la conosco". La musica esercita un ruolo molto importante in noi stessi, per esempio, relativamente alla senso-rialità, per quanto riguarda il ritmo e il suono, all'affettività, per quel che riguarda la melodia musicale, all'intelligenza, per tutto ciò che è armonia e presa di coscienza del linguaggio musicale. Lo stesso discorso vale anche per le opere d'arte di Simon Benetton per quanto riguarda i moduli, gli impulsi dinamici, le torsioni ritmiche, la corposità armonica, la vibrazione plastica e sonora nello spazio. . . |
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L'ascolto a seconda del genere o dello stile musicale contribuisce inoltre allo sviluppo della sensibilità, del temperamento e dell'evo-luzione, e ancora opera come terapia suscitando momenti di rilas-samento e di serenità.
Una delle fasi più delicate durante l'interazione espressiva tra "scultura e musica" avviene nel momento in cui si devono assegnare alle sonorità, ai timbri strumentali, i ritmi e all'aspetto melodico e armonico musicale, le funzioni descrittive e liberatorie dell'opera visiva, delle sue forme, movenze e dei suoi giochi di luce che pene-trano tra le fessure e le sagome del ferro.
Ferro che, una volta sprigionato dalla lavorazione artigianale, vuole dialogare, comunicare, danzare e per di più imprimersi nell'arte "ambiente-spazio" con la sua bellezza, grazia, forza vitale e di tanto in tanto facendosi anche esuberante e austero.
Qui la musica è voce degli attori, crea stati d'animo, movimento e azioni spesso derivati dalla fantasia, mentre la scultura-immagine presta il proprio corpo per renderlo vitale e vivibile allo spettatore.
Infatti è soprattutto con il pensiero ed il sentimento che si |
«Progetto Arcobaleno» cresce verso l'Europa La nuova Venezia 12.5.1992 |
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QUARTO D'ALTINO |
cietà europea.
Aldo Trivellato |
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Treviso. Amendola, Trevisan, Benetton. |
comprende la musica, la scultura e la pittura. Il pensiero porta i ricordi, li fa riaffiorare dall'inconscio; il sentimento li colora, li movimenta, li fa grandi o piccoli, a seconda che essi premano o meno nel profondo dell'animo, con la viva forza della commozione esteti-ca.
La musica, la scultura e la pittura diventano l'arte di un potere suggesti-vo, magico, evocante un'atmosfera e suscitante le emozioni più intense e le sensazioni più profonde.
Una prima fusione tra l'espressione d'arte visiva e quella musicale "scultu-ra e musica" si realizza con la presentazione in anteprima del Premio Altino maggio 1992 presso il palasport di Quarto d'Altino Venezia.
L'insieme vede le tre sculture di Simon Benetton "POLARITA'", "VERTICA-LE" ed "EVOLUZIONE", collocate nel nuovo complesso residenziale di |
Quarto d'Altino,
abbinate ai tre movi-menti "ALLEGRO, ADAGIO, ALLEGRO con brio" del
Concerto per pianoforte e orchestra d'archi di La particolare commistione musicale di "linee melodico-orizzontali e di verticalità accordali", il dialogo dello strumento solista con l'orchestra e la "densa ossatura ritmica e motoria" del primo movimento Allegro del concerto, evidenziano bene l'opera "POLARITÀ", che nel suo suddividersi in filamenti esce dal contorno definito della materia risolvendosi in una continua modulazione nello spazio. Essa rappresenta la vita comune nella zona residenziale, ove ogni persona si impone come singolo individuo ma alla ricerca di un rapporto collettivo. Le eleganti pagine dell'Adagio, più poetiche e sospese, mettono in movimento vitale la "VERTICALE" che mantiene il rapporto tra uomo e natura. Le atmosfere strumentali e coloristiche creano un clima singolare e piacevole.
L'Allegro con
brio riprende il movimento
quotidiano riproducendo l'"EVOLUZIONE" con una vivezza
ve-ramente incredibile e unica. Un brano dal genere leggero per gruppo strumentale dal titolo "Infinito amore" creata dallo scrivente. La scultura è collocata vicino al fiume Sile, circondata da verde e fiancheggiata da un viale "passeg-giabile".
Il luogo
circostante, permettendo al visitatore di sostare, suscita di giorno
momenti di tranquillità e La natura le fa da cornice offrendole elementi espressivi quali: il ciclo, le stelle, l'aria, la luce, il sole, l'acqua. . .
Inoltre "VERTICALE" si presta ad essere toccata,
girata, in modo da far filtrare tra le fessure i giochi di colore e
di ombre dell'ambiente invitando lo sguardo ad andare oltre
l'orizzonte, verso una libertà
spaziale come definito anche dal brano "Infinito amore".
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