Paola Ranzato
Armando Felpati ha un tratto e un’ iconografia che
di fatto è assolutamente unica, lo potete vedere anche voi
sia nell’ uso del colore, ma soprattutto sia nella parte
dell’ uso pittorico ma anche grafico contemporaneamente
e i suoi sono quadri che raccontano
un universo, raccontano, ho visto anche
altre volte che ho avuto modo di vedere
i suoi quadri, un cosmo che
possiamo poi definire pittorico, cioè
un qualcosa che rappresenta un universo siderale che
però non riusciamo a collocare e riconoscere.
Quello che a me ha sempre portato a vedere le sue opere è il
vedere passare queste linee attraverso questi spazi,
queste linee che possono portare armonia,
ma possono portare anche a raccontare energia,
energia che resta sopita, energia che
esplode, energia anche di una
forza che non è contenuta e
non si riesce a contenere, ma
sono comunque quadri che raccontano veramente forti emozioni.
Vi invito poi a fermarvi e ad osservarli perché l’uso che
c’ è, e non a caso come avviene sempre nel
caso di un artista come nel poeta sceglie di mettere la parola
in un determinato posto, l’artista sceglie il colore,
sceglie la pennellata, sceglie il tema
per dire qualcosa e portare qualcosa di preciso.
Le opere di Felpati hanno un
impatto forte, sia dal punto di
vista del tratto, ma anche il colore gioca
qualcosa d’importante, sono colori freddi, sono colori che
colpiscono, perché sono qualcosa che va all’
aldilà di quello che ci immaginiamo di
fronte ad un racconto di un paesaggio,
ma proprio per questo lasciano per chi
si ferma davanti la possibilità di
vedere, di portare dentro di se un’emozione anche
personale oltre a quella dell’artista stesso.
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